Vorrei - testo di Tiziana Moggi 2024
Occhi più grandi
vorrei
per raccogliere tanta bellezza
in un frammento di tempo.
Per conservarla
pura
un anfratto recondito
vorrei
laddove
neppure un soffio di vento,
una bava di nebbia
possano sfaldarne i contorni
ed un’estensione
infinita
del cuore …
Dissolvermi nello stupore dell’incanto
vorrei.
Il progetto “Riflessi di-Versi” del collettivo LABIArts nasce nel 2023 da un’idea di Tiziana Moggi che ha proposto di condividere alcuni suoi scritti. Le dodici poesie dell’autrice diventano così un lavoro corale di assonanze, rispecchiamenti, suggestioni. I versi si fanno e disfano nel sentire altrui, si trasformano, divenendo eco, in un gioco caleidoscopico di immagini e parole. In modo libero, personale, il coro interpreta le emozioni della materia originaria e la fonte di ispirazione acquista respiro ampio, potente.
È la luce che muove sensazioni nella relazione dialogica tra poesia e fotografia. Parole che mettono in luce e risvegliano riflessi interiori. Nell’esposizione di sentimenti si crea un imprinting profondo in cui il subconscio risponde dando alla luce simboli, forme, frammenti di memorie.
Silva Masini, Tiziana Moggi, Carmela Pistidda, Daniela Spaggiari e Isabella Tholozan partecipano a questa ricerca, muovendosi ognuna spontaneamente, rivisitando la raccolta dei testi dell’autrice attraverso foto, collage e parole giocate. Il processo creativo messo in atto ha fatto sì che nascessero delle piccole raccolte, “fanzine”, attraverso le quali ogni autrice ha voluto concentrare la particolarità tipica del collettivo: la condivisione del lavoro personale in uno scambio ritmico di espressioni, un po' come suonare insieme pur mantenendo la propria unicità.
LABIArts è un collettivo creativo e aperto, un territorio femminile libero in cui potersi esprimere. Un momento d'incontro nato per sperimentare, per costruire insieme un progetto, ognuna con la propria personalità.
Il Collettivo LABIArts nasce dopo un lungo periodo di attività condivise e proposte da Silva Masini, pittrice, fotografa, si definisce Ricercatrice difforme.
La volontà di organizzarsi in gruppo autogestito nasce spontaneamente ed ha sviluppato negli ultimi anni esempi di arte condivisa, nata dalla volontà di lavorare insieme, approfondendo ogni volta un particolare concetto, affrontando il processo creativo in maniera personale ed ogni volta differente.
Per questo progetto, iniziato nel 2023 e conclusosi nel 2025, è stato scelto un processo che ha avuto come definizione conclusiva la produzione di una serie di “fanzine”, 5 per l’esattezza, pubblicazioni ognuna originata da una scelta espressiva personale e, per questo, uniche.